Cos’è l’Osteopatia

L’osteopatia è una disciplina complementare, non alternativa, alla medicina ufficiale. Si propone di migliorare lo stato di salute e benessere dell’individuo, restituendogli mobilità a livello vertebrale, muscolare, viscerale, craniale.

Cosa cura l’Osteopatia

L’obiettivo delle manipolazioni osteopatiche è di eliminare i blocchi strutturali che rallentano una determinata funzione. Ad esempio, una vertebra bloccata può influire negativamente sia sui muscoli che vi si inseriscono, sia sui fasci nervosi che da essa si dipartono. In tutti i casi gli effetti si ripercuotono a distanza dalla causa originaria. Su altri livelli, una limitazione di mobilità può essere alla base di ristagni mucosi, problemi digestivi, mal di schiena, cefalee, vertigini.

Cosa non cura l’Osteopatia

Affinché una manovra osteopatica abbia successo è necessario che la struttura, benché bloccata, sia integra. L’osteopatia non può nulla in caso di fratture, neoplasie e lesioni anatomiche.

Osteopatia in Odontoiatria

L’osteopatia si propone di agevolare il dentista nel trovare la giusta armonia tra la bocca e il resto del corpo, ricreando le condizioni in cui i muscoli funzionano il più possibile in maniera equilibrata, eliminando o attenuando i rumori e i dolori dell’Articolazione Temporo – Mandibolare (ATM) e semplificando la terapia ortodontica e protesica.

L’occlusione, ossia il contatto tra i denti, è legata alla postura generale del corpo e viceversa. Un dente mancante o non allineato, ad esempio, può causare una dismetria degli arti inferiori, mentre un blocco a livello cervico-dorsale può stabilizzare e rendere difficile da risolvere una disfunzione ATM.

Un’attenzione particolare viene rivolta alla lingua, la cui funzione collega le catene muscolari anteriori e posteriori e una cui anomalia può quindi avere vaste ripercussioni.

Risultati fisiologici e stabili si hanno se si interviene su tutti questi fattori.

L’osteopatia in Europa è riconosciuta in Francia, Inghilterra, Portogallo e Belgio. Nel nostro Paese questa disciplina viene regolamentata dal Registro Osteopatico Italiano (www.roi.it) a cui accedono solo gli allievi diplomatisi nelle Scuole riconosciute in Italia, al termine di 5 anni di corsi e oltre 2000 ore di insegnamento teorico e pratico. Solo gli iscritti al Registro garantiscono la corretta applicazione delle tecniche osteopatiche.
Stefano Colasanto è Odontoiatra, Specialista in Ortodonzia e Diplomato in Osteopatia (D.O.) e membro del ROI. Insegna presso la scuola CERDO di Roma tecniche manipolative in ambito odontoiatrico.

Domande Frequenti

Osteopatia ed ortodonzia sono due aspetti che potrebbero sembrare non collegati a molti “non addetti ai lavori”. In realtà la salute dei nostri pazienti è strettamente legata a questi due fattori ed è per questo che il nostro studio, grazie ad uno staff d’eccellenza e tecnologie all’avanguardia, ne studia i legami e le potenzialità

Cosa lega postura ed osteopatia?
La postura è la nostra capacità, in un dato momento, di opporci alla forza di gravità per mantenere la stazione eretta. Varia quindi di momento in momento, in funzione della nostra maggiore o minore libertà di adattamento.
L’osteopatia è fondamentale per il miglioramento della postura perché, aumentando la mobilità generale del nostro corpo a tutti i livelli, migliora la nostra capacità globale di adattarci alla forza di gravità.
Perchè la bocca è importante a livello posturale?
Nella  nostra routine quotidiana, abbiamo spesso degli atteggiamenti o delle strategie funzionali stereotipate e obbligatorie. Tipico esempio è il lavoro davanti al computer, che spesso non è correttamente regolato a livello degli occhi. In natura però già esistono posizioni stereotipate e obbligatorie a livello di schiena, bocca e occhi.

Se abbiamo un blocco o un dolore a livello scheletrico, non potremo “appoggiarci” a quella zona per compensare il nostro equilibrio, ci saremo tagliati una “via di fuga”. Allo stesso modo se non possiamo masticare liberamente su tutti e due i lati (per mancanza di denti, per dolori o altro) o se i nostri occhi non riescono a muoversi simmetricamente e simultaneamente a destra e sinistra (cosa molto diversa dal semplice difetto visivo!), la nostra capacità di adattamento viene fortemente ridotta, e noi “fatichiamo” per stare in piedi.

Ecco perché un controllo posturale deve comprendere test di mobilità non solo a livello strutturale di schiena e articolazioni, ma anche di bocca e di apparato visivo.

Perchè la lingua influenza la postura?
In bocca oltre all’occlusione abbiamo un’altra importantissima funzione che è la deglutizione. Essa inizia alla XIII settimana di vita fetale e avviene tra le 1500 e le 2000 volte al giorno. La lingua è il muscolo più potente del nostro corpo, perché sviluppa una forza di 1kg/cmq, il che, moltiplicato per 2000 volte al giorno, può raggiungere il carico di 2 tonnellate! Per questo è fondamentale che avvenga in maniera corretta, con la punta della lingua che faccia perno sulla papilla retroincisiva (“spot linguale”) per poi procedere in alto e verso dietro. Se la deglutizione avviene invece in basso e avanti, essendo questa una funzione obbligatoria, provocherà un adattamento in avanti all’inizio solo della zona cervicale, poi di tutto il corpo e con la testa leggermente piegata all’indietro per mantenere lo sguardo orizzontale. Ecco perché un problema di deglutizione può essere alla base di molte cefalee muscolo-tensive soprattutto in età giovanile.

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